I piedi sono una zona erogena? La scienza dice di no!

Commentiamo il sondaggio di Oliver Turnbull

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    Poco tempo fa è stato pubblicato un sondaggio scientifico sulle zone erogene del corpo umano che ha fatto parlare sé anche al di fuori del mondo scientifico soprattutto per un risultato piuttosto sorprendente: i piedi sono tra le zone meno erogene del corpo! Il paper originale della pubblicazione scientifica è disponibile on line, così me lo sono letto e vorrei condividere il mio pensiero riguardo ai risultati.

    Innanzitutto, il sondaggio ha coinvolto 800 persone di entrambi i sessi residenti soprattutto nelle isole britanniche e nell'Africa subsahariana. Perché due regioni così diverse? Perché uno degli scopi del sondaggio era verificare se la percezione delle zone erogene sia influenzata dalla cultura oppure sia "scritta" nella natura umana. Il sondaggio ha dimostrato la seconda ipotesi: le zone erogene sono le stesse quasi per tutti, compresi uomini e donne (ad eccezione ovviamente delle parti del corpo che differiscono tra i due sessi).

    Ma perché si è parlato tanto dei piedi? Perché molti commentatori e anche gli stessi scienziati sono rimasti sorpresi dal basso punteggio ottenuto dalle estremità. Una teoria precedente confutata da questa ricerca riteneva invece che i piedi fossero una zona erogena, perché i loro recettori in una certa area del cervello sono fisicamente molto vicini a quelli dei genitali. Tuttavia questa teoria non era mai stata rigorosamente dimostrata e a questo punto pare essere falsa.

    Fin qui, la scienza. Ma questo che cosa significa per noi? Innanzitutto, io non sono rimasto molto sorpreso da questi risultati. In effetti, gli amanti dei piedi amano guardare e toccare i piedi di altre persone, non farsi toccare i propri. Perciò strettamente parlando non sono zone erogene nemmeno per noi. I piedi nella maggior parte dei casi sono effettivamente una parte del corpo molto sensibile, ma questa sensibilità non è di tipo erotico, anzi può andare dal relax di un massaggio a fine giornata alla tortura del solletico. Le leggende metropolitane di donne che raggiungono l'orgasmo soltanto toccando i piedi sono appunto leggende o se esiste un fondo di verità sono casi talmente rari da non fare statistica.

    Che cosa ci può insegnare tutto questo? Beh, innanzitutto rendiamoci conto che il nostro piacere non è condiviso come potremmo pensare, questa è una ragione in più per essere rispettosi e gentili con le donne. Anche se a molte donne piace curare i propri piedi come in generale anche il resto del corpo, questo NON significa affatto che lo facciano per attrarre o eccitare qualcuno. Allo stesso modo, se una donna cammina a piedi nudi nel 90% dei casi lo sta facendo per stare comoda o perché le fanno male i piedi o ha caldo o comunque ragioni che non hanno nulla a che vedere con gli sguardi di altre persone e anche quando li mostrano "consapevolmente" non significa che cerchino attenzioni private verso i piedi, quanto piuttosto di attirare l'attenzione o i like sui social in generale.

    So che questo a qualcuno può sembrare deludente, ma il vero problema in realtà è la diffusione dei maniaci feticisti sui social, che ha portato soprattutto le donne di generazione più giovane a considerare particolarmente moleste le attenzioni verso i piedi, pur non trovandole erogene. Questo però è un discorso controverso che meriterebbe un topic a parte.
     
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    Complimenti ttst! Bellissimo ed interessante intervento!
     
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    Ho letto con molto interesse l’analisi di ttst, che trovo interessantissima e che condivido praticamente in toto. Mi meraviglia soltanto il fatto che prima di me sia intervenuto un solo altro utente, anzi un amministratore, visto che l'argomento meriterebbe di essere dibattuto e sviscerato.
    Le teorie espresse in questo testo non fanno che avvalorare una mia convinzione. Io sono sempre stato molto refrattario a considerare i piedi zone erogene. Nemmeno io,quindi, sono rimasto sorpreso dai risultati di queste sondaggio. E trovo che sia una grande verità il concetto espresso, tra le righe, da ttst: “Gli amanti dei piedi amano guardare e toccare i piedi di altre persone, non farsi toccare i propri”. Qui sta tutta la spiegazione. “I piedi nella maggior parte dei casi sono effettivamente una parte del corpo molto sensibile, ma questa sensibilità non è di tipo erotico”, altra verità indiscutibile. I racconti secondo cui alcune donne raggiungono l'orgasmo soltanto facendosi toccare i piedi sono appunto leggende metropolitane. L’orgasmo lo può raggiungere chi i piedi femminili li tocca, ma non chi se li fa toccare.
    Faccio mio tutto ciò scrive ttst nella parte conclusiva del suo messaggio. Era una convinzione che serbavo già prima, mi fa piacere che sia stata esposta qui in maniera analitica e dettagliata. “A qualcuno può sembrare deludente, ma il vero problema in realtà è la diffusione dei maniaci feticisti sui social, che ha portato soprattutto le donne più giovani a considerare particolarmente moleste le attenzioni verso i piedi, pur non trovandole erogene”.
     
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    Il discorso di ttst è vero e giusto, perché i risultati non si prestano ad altre interpretazioni.
    Mi permetto di fare lo scettico e dubitare delle conclusioni dei ricercatori sul piano somatosensoriale, cioè che il contatto con il piede lasci indifferente il sistema nervoso di chi lo riceve.

    Si tratta di una ricerca di psicologia, non di neurologia; e i dati sono stati raccolti da un sondaggio, non da un esperimento.
    C'è una bella differenza.
    Ad esempio, se si intervistassero gli italiani su quali sono i loro film preferiti, non ci sarebbe corrispondenza con i dati sul numero di spettatori, e nemmeno con un ipotetico studio dell'attività cerebrale durante la visione. Il motivo è che le nostre risposte non sono istintive né sincere, perché sono inevitabilmente mediate da una serie di filtri psicologici, culturali e sociali.

    Dunque, ai partecipanti è stato chiesto di attribuire un punteggio da 0 a 10 di auto-valutazione dell'eccitazione (e già qui è difficile dare una definizione comune e condivisa da ricercatori e partecipanti, specialmente le donne) prodotta dalla stimolazione delle varie parti del corpo (tocco? massaggio? Carezze? Ognuno avrà interpretato un po' come gli pare)

    Secondo me, questo studio non rivela niente di nuovo che non sapessimo già empiricamente.
    Tre quarti degli intervistati hanno assegnato un grado di piacere zero che, tradotto, significa "non voglio che mi si tocchino i piedi, a maggior ragione nelle pratiche erotiche".
    Questo non esclude che anche a quelle persone si attivino le stesse aree del piacere nel cervello (detto in termini pseudo-scientifici... Non so davvero come funziona), e che poi intervenga una componente psicologica, più o meno cosciente, a inibire la sensazione.

    Detto questo, ripeto, tutti dovremmo tenere ben presente il contenuto dei post di ttst e RedFox, che già aveva introdotto l'argomento qualche mese fa.
     
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    Bisogna anche dire che, per quanto mi riguarda, andiamo ormai per i 7 miliardi forse 8 boh nel mondo, per me prendere 800 persone non è un sondaggio.
     
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    CITAZIONE (Bertrand Le Farlocq @ 31/3/2024, 16:54) 
    Mi permetto di fare lo scettico e dubitare delle conclusioni dei ricercatori sul piano somatosensoriale, cioè che il contatto con il piede lasci indifferente il sistema nervoso di chi lo riceve.

    Infatti ttst l'ha specificato in maniera perfetta. Ha scritto che i piedi "sono una parte molto sensibile" ed ha aggiunto giustamente che si tratta di "una sensibilità non ti tipo erotico". E' sostanziale. Basta leggere ciò che ha scritto: I piedi nella maggior parte dei casi sono effettivamente una parte del corpo molto sensibile, ma questa sensibilità non è di tipo erotico, anzi può andare dal relax di un massaggio a fine giornata alla tortura del solletico. Le leggende metropolitane di donne che raggiungono l'orgasmo soltanto toccando i piedi sono appunto leggende o se esiste un fondo di verità sono casi talmente rari da non fare statistica.
     
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    Aggiungo la mia opinione.

    dal punto di vista dell'anatomia, i piedi umani sono nati per spostari sulla terra. A differenza di altri primati, come le scimmie non hanno la forma simile agli arti superiori (le mani) che le scimmie adoperano per arrampicarsi sugli alberi, e rispetto ad altri mammiferi non sono provvisti di cuscinetti di appoggio come canidi e felini o di zoccoli come gli equini e gli ungulati.

    Pertanto, la resistenza e la durabilità nel tempo è affidata alla pelle della pianta che si ispessisce diventando più callosa e resistente. E'interessante notare che camminare scalzi su un terreno o in un bosco è molto più salutare (e i piedi si insudiciano molto di meno!) che camminare in un ambiente "industriale" di cemento o di asfalto!

    Le prime calzature degli uomini preistorici sono state delle pelli avvolte intorno alle caviglie per resitere meglio al freddo, viceversa in ambienti desertici caldi come l'antico egitto ci si rese conto che con il cuoio si potevano fabbricare delle "suole" per non scottarsi sulla sabbia e sugli scogli: i primi sandali.

    Fatta questa premessa, i piedi sono ricchi di terminazioni nervose per permetterci di "sentire" le senzazioni di temperatura e le caratteristiche della superficie dove camminiamo.
    Insieme alle mani, sono le parti del corpo che ci permettono di interagire con l'ambiente esterno.

    Secondo l'antica medicina cinese, a "punti" particolari del piede corrispondono tutti gli altri organi del corpo e con il massaggio o l'agopuntura si possono curare vari disturbi.

    Per questa loro particolare sensibilità si è diffusa la "leggenda metropolitana" che i piedi ossero un zona erogena, forse legata al "feticismo", ma qui dovremmo addentrarci in un altro campo.

    Concludo questa breve nota, facendo riferimento alle mani. Anche queste sono ricche di terminazioni nervose, e un primo approccio verso l'altro sesso inizia di solito dalle mani, che si stringono e si intrecciano. Da qui affermare che le mani siano una zona erogena e che qualche ragazza possa avere un orgasmo con la... manipolazione delle mani ce ne corre!
     
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    Penso che l'unica parte erogena sia il cervello
    E' l'unica parte che, "stimolata", produce eccitazione sessuale.
    Anche la stimolazione dei genitali, se non supportata emotivamente, non produce granché.
    C'è qualcuno che si eccita quando si lava i genitali?
    Credo di no (o, perlomeno, a me non accade), anche se si stanno "manipolando" per bene.
    E chi si eccita forse è perché sta pensando ad altro.
    Ma questo è il mio punto di vista, non ho certo ambizioni di dire verità assolute.
     
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    Nessumo di noi, jack, ha la pretesa di avere la verità assoluta in tasca, ma enorme attenzione meritano le analisi e le osservazioni realistiche e approfondite come quella che ti ha portato alle conclusioni elencate nel tuo commento. Le condivido in pieno, ma soprattutto sono indotto a porre l'accento sul fatto che si tratta di considerazioni sorrette dalla massima oggettività, teorie che ritengo non possano essere minimamente confutate. "Il cervello è l'unica parte che produce eccitazione sessuale", "Nessuno si eccita quando si lava i genitali". Come non poter essere d'accordo con queste sottolineature?
    Mi fa piacere che il forum tenda ad essere sempre più frequentato da appassionati di piedi con la mente aperta, inclini alle analisi e agli approfondimenti sul tema dei piedi femminili, in contrapposizione a quella schiera di falsi cultori delle estremità femminili, capaci solo di commentare qualche foto insignificante con frasi telegrafiche, stucchevoli e di dubbio gusto tipo "Consumerei la lingua per leccare quei piedi", "Vorrei avere quelle piante in faccia" o peggio ancora.
    Sono positivamente sorpreso dal fatto che in questa discussione sia intervenuto, e con argomenti di grande spessore, anche un illustre amministratore di CDF. E' un vero piacere leggere il suo commento. E' interessante, la sua analisi, e condivisibile, ma al di là di questo fa piacere che sia intervenuto in una discussione che cerca di far luce su uno degli aspetti del feticismo. Fa piacere anche perché ritengo che gli amministratori e i moderatori non debbano svilirsi al ruolo di guardie carcerarie. Il loro lavoro di controllo sul corretto funzionamento del forum è lodevole, e per questo vanno ringraziati con tutto il cuore, ma è giusto e piacevole che mettano a frutto il loro bagaglio di esprienza producendosi anche in commenti e giudizi che vanno al di là della sola espressione di consenso nei confronti della foto di questo o di quel piede. Amminustratori e moderatori non devono limitare il loro lavoro al controllo dei commenti postati, ma devono anche indicare la strada giusta per lo sviluppo e la crescita del forum, che è e dev'essere un luogo di sereno confronto su tutti i tempi che riguardano il piede, non una sola passerella di fotografie e di stupidi e ripetitivi commento.
    Lode quindi all'amministratore intervenuto. Sperando che il suo sia un esempio anche per i colleghi.



    CITAZIONE (jackpg @ 1/4/2024, 09:16) 
    Penso che l'unica parte erogena sia il cervello
    E' l'unica parte che, "stimolata", produce eccitazione sessuale.
    Anche la stimolazione dei genitali, se non supportata emotivamente, non produce granché.
    C'è qualcuno che si eccita quando si lava i genitali?
    Credo di no (o, perlomeno, a me non accade), anche se si stanno "manipolando" per bene.
    E chi si eccita forse è perché sta pensando ad altro.
    Ma questo è il mio punto di vista, non ho certo ambizioni di dire verità assolute.
     
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    CITAZIONE (Red Fox6 @ 1/4/2024, 14:04) 
    Sono positivamente sorpreso dal fatto che in questa discussione sia intervenuto, e con argomenti di grande spessore, anche un illustre amministratore di CDF. E' un vero piacere leggere il suo commento. E' interessante, la sua analisi, e condivisibile, ma al di là di questo fa piacere che sia intervenuto in una discussione che cerca di far luce su uno degli aspetti del feticismo. Fa piacere anche perché ritengo che gli amministratori e i moderatori non debbano svilirsi al ruolo di guardie carcerarie. Il loro lavoro di controllo sul corretto funzionamento del forum è lodevole, e per questo vanno ringraziati con tutto il cuore, ma è giusto e piacevole che mettano a frutto il loro bagaglio di esprienza producendosi anche in commenti e giudizi che vanno al di là della sola espressione di consenso nei confronti della foto di questo o di quel piede. Amminustratori e moderatori non devono limitare il loro lavoro al controllo dei commenti postati, ma devono anche indicare la strada giusta per lo sviluppo e la crescita del forum, che è e dev'essere un luogo di sereno confronto su tutti i tempi che riguardano il piede, non una sola passerella di fotografie e di stupidi e ripetitivi commento.
    Lode quindi all'amministratore intervenuto. Sperando che il suo sia un esempio anche per i colleghi.

    Ti ringrazio per i complimenti, ma se qualcuno dello Staff spesso non risponde alle discussioni riguardo un certo argomento più di una ragione c'è.
    A parte il ruolo di "controllo" - e lasciamelo dire, trovo bruttissimo il paragone con le "guardie carcerarie"! Nessuno obbliga un utente ad iscriversi e a interagire nel forum, ma se lo fa deve rispettare un regolamento e comportarsi in un certo modo e, se non lo fa occorre ricondurlo alla ragione - l'attività di amministrazione di un forum non si vede in apparenza, ma posso assicurarti che creare una nuova sezione o spostare gruppi di discussioni porta via abbastanza tempo.
    Qualche admin e mod contibuisce molto con video e foto presi da Instagram o reccati da lui stesso; la ricerca, il caricamento del video e l'inserimento in una discussione del forum portano via parimenti parecchio tempo.
    Per questi motivi il "tempo materiale" per rispondere ad una discussione, anche se interessante e stimolante, spesso manca proprio!

    Ultima osservazione, lo staff del forum secondo me è come il "Team Tecnico" di una squadra sportiva. Quando, come in questo forum le opinioni sono molto diverse - come sostengo il mondo del piede è bello perchè e vario! Chi apprezza il piede con lo smalto e chi lo preferisce al naturale, chi preferisce i sandali bassi e chi adora il "tacco dodici", chi vuole il piede "perfetto" e chi lo preferisce "vissuto" con calli e altre imperfezioni. - lo Staff ed in particolare gli admin non dovrebbero esprimere palesemente le loro preferenze, e parteggiare per una certa celebrità piuttosto che un'altra, altrimenti sarebbero a favore solo di "una parte" del forum, che invece devono gestire nella sua interezza, nel rispetto delle preferenze e dei gusti di TUTTI gli utenti, da chi sta con noi da vent'anni e da chi si è iscritto oggi stesso!

    Edited by kfeet - 2/4/2024, 00:22
     
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    CITAZIONE (kfeet @ 31/3/2024, 23:22) 
    Le prime calzature degli uomini preistorici sono state delle pelli avvolte intorno alle caviglie per resitere meglio al freddo, viceversa in ambienti desertici caldi come l'antico egitto ci si rese conto che con il cuoio si potevano fabbricare delle "suole" per non scottarsi sulla sabbia e sugli scogli: i primi sandali.

    Fatta questa premessa, i piedi sono ricchi di terminazioni nervose per permetterci di "sentire" le senzazioni di temperatura e le caratteristiche della superficie dove camminiamo.
    Insieme alle mani, sono le parti del corpo che ci permettono di interagire con l'ambiente esterno.

    Molto interessante la tua precisazione riguardo alla storia delle scarpe. Se è vero che le calzature esistono dalla preistoria con lo scopo di proteggere il piede in determinate circostanze come caldo e freddo estremo, è soltanto in tempi storici relativamente recenti che sono diventate un elemento essenziale dell'abbigliamento quotidiano: se pure greci ed egizi conoscevano i sandali, le statue e i dipinti mostrano chiaramente che il loro uso era piuttosto limitato (i guerrieri greci per esempio combattevano e praticavano sport scalzi, quando non completamente nudi). Per quanto riguarda le donne di ceto sociale povero, che nelle culture tradizionali passavano la maggior parte della vita in casa al massimo nell'ambiente protetto del villaggio di campagna, clima permettendo le calzature sono state usate ben poco praticamente fino al 1900: l'espressione inglese "barefoot and pregnant" per indicare una certa visione sessita della donna era diffusa in America ancora negli anni '50 e le donne di alcune comunità particolarmente tradizionaliste come gli Amish tuttora vivono prevalentemente scalze.
    Tuttavia, io credo che il "feticismo dei piedi" (lo chiamo così per chiarezza, anche se il termine è offensivo e probabilmente pure scorretto) si sia sviluppato soltanto DOPO la diffusione delle calzature tra le donne per due motivi: primo, perché non usando le scarpe è quasi impossibile avere piedi curati e attraenti, secondo, perché l'attrazione verso i piedi deriva in gran parte anche dal fatto che non è così comune vederli nudi come altre parti del corpo.
     
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    Molto interessante questo post, anche se mi piacerebbe leggere il testo originale, che non sono riuscito a trovare. ho trovato dei commenti su quotidiani o riviste di una ricerca di turnbull del 2013 o anche prima e poi ripreso anche negli ani successivi.
    ad ogni modo vorrei dire la mia.. le azioni volontarie sono certamente organizzate e "comandate" dal cervello, la parte istintiva è comunque sotto il controllo corticale, ma c'è anche una forte componente sottocorticale e del sistema limbico, che sono le aree del cervello più primitive e che erano le più sviluppate un tempo, dove la sopravvivenza la faceva da padrona, per poi diventare meno predominanti per far spazio ad aree del cervello che regolavano funzioni più fini dovute al progresso e allo sviluppo scientifico.
    detto ciò la sessualità è un tema che mi ha sempre affascinato e che ha talmente tante variabilità che ritengo difficle che si possa schedulare su schemi rigidi e ripetitivi dettati da aree o da sinapsi stereotipate. Credo si possa considerare un mix di istinto, di razionalità e di componente psicologica, dove tantissimi impulsi giocano un ruolo fondamentale: la vista ovviamente, ma anche le sensazioni tattili, quelle olfattive (molte ricerche dicono che il proprio partner deve avere un odore piacevole che non significa buono odore!!), quelle gustative, ma anche le uditive (basti pensare a parole o gridolini di piacere o dovuti al solletico ad esempio che possono essere fonti di eccitazione) e infine le propiocettive, che sono quelle date dai recettori sparsi in tutto il corpo che indicano la posizione e l'equilibrio e la stabilità del corpo. bene, dal mix di queste informazioni, dal coivolgimento emotivo che la situazione o la persona possono dare, si genera un comportamento di eccitazione che può essere più o meno controllato o amplificato o represso dal controllo corticale.
    la finisco qui con la lezione di medicina se no vi appallo!! ma era necessaria per dire il mio parere in proposito..
    credo che questo meccanismo complesso possa rendere attraente ed eccitante un ginocchio piuttosto che un collo oppure, restando ai piedi, un piede con alluce valgo oppure un tallone oppure le piante di un piede, probabilmente per il maggior coinvolgimento emotivo che una situazione può determinare in ciascuno di noi. Ovviamente anche la componente sociale e familiare ha un grosso peso: se ad esempio in famiglia o nell'ambiente in cui si vive ci sono dei tabù o dei modi di vivere, certamente alcune parti risulteranno meno attraenti di altre: faccio un esempio, in africa moltissime persone camminano scalze e fanno chilometri per povertà, mancanze di strade e mezzi di trasporto e quindi hanno dei piedi assolutamente poco curati e direi bruttini. Direi che in queste zone difficilmente ci sarà una corrente di persone eccitate dai piedi (anche se il coinvolgimento emotivo può cambiare le carte in tavola).
    concordo con quanto detto nell'ultimo post da ttst, solo dopo lo sviluppo di calzature si sono visti piedi più curati e attraenti e il fatto di non vederli nudi come altre parti del corpo stuzzica la fantasia e di conseguenza l'eccitazione e l'attrazione verso questa parte del corpo.
    Concordo con quanti hanno detto che anche a noi amanti dei piedi ci piace toccare, annusare e "usare" i piedi delle donne o di altre persone, ma non tanto farci toccare i piedi. E se avessi partecipato al sondaggio di turnbull probabilmente non avrei indicato neanche io i piedi come zona erogena su di me, e cmq non ai primi posti neanche sulle donne.
    Ma ripeto, non credo si possano indicare delle zone erogene in assoluto, magari si possono indicare quelle che vanno per la maggiore ( e cmq 800 persone di 2 posti non sono indicativi di tutto il mondo), ma il coinvolgimento emotivo, il coinvolgimento psicologico, le usanze del posto in cui vivi, la propria esperienza vissuta decideranno le zone erogene che ciascuno di noi cerca e ha.
    In fondo ho sempre pensato di essere un amante del piede femminile perchè ho avuto delle esperienze più o meno consepevoli che mi hanno stuzzicato attrazione per le estremità femminili...
    Spero che questo post continui a essere trattato perchè da ampi spunti di riflessione interessanti
     
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    Non voglio mettere in discussione gli studi fatti dal dottor Turnball e riportati da ttst ma sono molto insoddisfacenti in quanto riguardano un campione esiguo di persone e soltanto due aree geografiche. Penso anche io che i piedi non siano una zona particolarmente erogena ma visto che la tendenza è quella di fare meno sesso, l'essere umano cerchi "alternative" tra le parti del corpo per raggiungere la soddisfazione. Questo studio è del 2013, quindi è probabile che non corrisponda alla realtà attuale. Non considera il fatto che i piedi sono diventati oggetto di interesse nei film, serie televisive e web.
     
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    Credo ci sia un fraintendimento del significato di erogeno
    Chi è feticista del piede femminile può amare annusare, leccare, succhiare un piede femminile ma questo non significa che il piede è una zona erogena.
    Perché il punto di vista deve essere dal lato di chi riceve la stimolazione non da quello di chi la fa.
    Se una donna dovesse eccitarsi nel sentire il suo piede leccato, succhiato, ecc. allora, per lei, il piede è una zona erogena.
    Penso che sia per questo che il piede non si trovi in un posto elevato nella classifica.
    Perché, culturalmente, è sempre stato associato a qualcosa di negativo, da nascondere, da citare "con decenza parlando".
    Probabilmente se il sondaggio fosse stato fatto in Giappone il risultato sarebbe stato diverso.
     
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    Ciao Alberto., ti inviterei a leggere meglio il testo postato da jack.pg perché temo che tu l’abbia interpretato in maniera non corretta. Innanzitutto occorre che sia chiaro il significato di “zona erogena”. Per zona erogena s’intende una zona atta a produrre sensazioni erotiche. Ma va da sé che si riferisce a colui/colei che è oggetto di stimolazione. Non a chi la stimolazione la produce. Toccare, accarezzare, manipolare e via dicendo i piedi altrui è fonte di piacere per chi questi atti li compie. Ma non è fonte di piacere per chi quelle attenzioni le riceve. E’ questa la conclusione cui arriva questa ricerca. Spero sia chiaro. Se Alberto Costelli prova piacere toccando i piedi della sua partner non è per via di quest’azione che i piedi della sua partner diventano zona erogena. Tu, Alberto, hai invece equivocato. Ritieni che i piedi della tua partner possano essere considerati “zona erogena” perché danno piacere a te. No, è tutta un’altra storia. Dal 2013 al 2024 nulla cambia. Certo che l’essere umano cerca e/o può cercare le parti del corpo che gli danno più piacere, e tra queste i piedi. Ma danno piacere alle sue proprie mani, al syuo proprio cervello, non ai piedi della donna cui le attenzioni sono rivolte. .
    I piedi sono diventati vieppiù oggetto di interesse. Verissimo. Ma oggetto di interesse per chi li guarda, per chi li tocca. Non per le donne che li mostrano e se li fanno adorare.

    PS: Dopo aver postato questo mio commento mi sono accorto di essere stato preceduto, giustamente, da jackpg, che ha proposto le stesse argomentazioni. Chiedo scusa se ho ripetuto alcuni concetti già espressi da lui. I due messaggi parlano la stessa lingua e fanno c hiarezza, penso si possano rivelare comunque utili.
     
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